Amsia Motors in Italia – La Salvezza di Iris Bus Iveco Arriva da Oriente.

Al giorno d’oggi l’Italia non appare essere certo in condizioni particolarmente floride per quanto riguarda la sua economia. La crisi ha infatti duramente colpito quasi tutti i settori del mercato e nonostante sia passato del tempo dagli anni più complessi dei problemi finanziari globali sono ancora evidenti i segnali di grossa difficoltà di gran parte degli operatori dei diversi settori. E’ importante ovviamente considerare il contesto politico in cui ci si trova al momento, con un Esecutivo sempre più diviso e con una quantità di problematiche complesse estremamente difficili da affrontare. Ciò dunque non facilita assolutamente la situazione per quelle imprese ed industrie sull’orlo del fallimento.

Iris Bus Iveco è a Rischio a Causa della Scelta di Fiat Industrial.

Un esempio è certamente quello di Iris Bus Inveco, uno dei nomi più importanti in Italia per quanto riguarda la produzione e la diffusione di autobus e mezzi di trasporto di grandi dimensioni. Iris Bus fa capo a Fiat Industrial, che con la fondazione di Iris Bus Iveco nella Valle Ufita dell’Appennino Campano anni ed anni fa ha permesso a migliaia di abitanti di una zona un tempo solo agricola di riuscire ad evolvere la propria economia e cultura. La zona in questione deve dunque molto a Fiat Industrial, ma da tempo questa ha palesato la propria intenzione di chiudere lo stabilimento per spostare gli investimenti verso la sede francese di Iris Bus.

Amsia Motors in Italia - La Salvezza di Iris Bus Iveco Arriva da Oriente.

Ciò porterebbe al licenziamento di numerosi lavoratori, che si ritroverebbero a casa da un giorno all’altro. La speranza però non è del tutto perduta, dato che vi sarebbe un acquirente interessato ad Iris Bus Iveco. Si tratta di Amsia Motors, un importante nome proveniente dalla Cina che unisce la praticità dei mezzi di trasporto all’interesse per lo sviluppo di nuova tecnologia e di macchinari “green”. In merito all’opportunità ha lasciato importanti commenti il noto Donato Arcieri, consulente delegato da Amsia Motors: “perché lo Stato italiano dovrebbe rinunciare ad una straordinaria opportunità che giunge tra l’altro in un momento drammatico per l’economia internazionale che sta trascinando a picco anche l’Italia? Tra l’altro, gli azionisti saranno 50% Italia e 50% Cina, segno di assoluta buona fede e del fatto che si tratta di un vero, autentico rilancio del lavoro e dell’economia per mezzo di una partnership trasparente. Inoltre stiamo parlando di un’azienda altamente tecnologica che interpreta in senso concreto la trasformazione della tecnologia che inquina in una risorsa interamente e veramente verde. Ciò significa che potremo portare l’Italia ad essere in tempi brevissimi artefice della concretizzazione di un sogno che tutti gli abitanti della terra hanno oggi in comune: una civiltà verde e rispettosa dell’Uomo e del suo Ambiente“.

Amsia Motors Permetterebbe di Salvare Tutti i Lavoratori a Rischio Ampliando l’Organico.

Risulta dunque evidente che l’intervento cinese permetterebbe la creazione di un asse di collaborazione particolarmente conveniente. Sarebbero inoltre salvati tutti i lavoratori a rischio e potrebbero essere valutati interessanti ampliamenti del personale, con numeri intorno ai 3000 – 5000 nuovi dipendenti. La speranza è questa operazione possa andare a buon fine e che l’Italia non perda questa opportunità.

Foto CorriereLibero

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